Rifiuti e cemento, in 5 anni 23mila reati in Campania

Rifiuti e cemento, in 5 anni 23mila reati in Campania

Di Enrica Casale

Il Rapporto Ecomafia 2023 di Legambiente offre uno sguardo sulla situazione ambientale della Campania, rivelando che dal 2018 al 2022 sono stati commessi oltre 23.000 reati ambientali nella regione, rappresentando il 14,7% del totale nazionale. La presentazione del rapporto è avvenuta a Succivo (Caserta), presso la coop Terra Felix e il circolo di Legambiente, in seguito a un tentativo di incendio della sede di Legambiente avvenuto il 23 febbraio scorso. Negli ultimi cinque anni, oltre 20.000 persone sono state denunciate in Campania, con 183 ordinanze di custodia cautelare e 7.800 sequestri.

Napoli e Salerno si confermano come le province con il maggior numero di reati ambientali, concentrandosi soprattutto nell’area metropolitana napoletana e nel Salernitano. Nel settore dei rifiuti, Napoli e Caserta risultano le province più colpite, con 8.461 reati commessi negli ultimi cinque anni. La regione continua a essere afflitta da incendi ai siti di gestione dei rifiuti, con 177 incendi registrati fino al 30 aprile 2023, posizionandosi come la seconda regione italiana per questo fenomeno dopo la Sicilia.

L’ex magistrato antimafia Federico Cafiero de Raho evidenzia il coinvolgimento delle varie organizzazioni criminali nel traffico di rifiuti e sottolinea la loro specializzazione nel settore ambientale, sfruttando complessi meccanismi societari per nascondere le proprie attività illegali.