di Gaia Beretto
La Giunta di Regione Lombardia ha approvato il finanziamento di 1,86 milioni di euro complessivi per otto interventi di valorizzazione del patrimonio minerario dismesso, definendo risorse e modalità di attuazione grazie agli stanziamenti messi a disposizione della Legge regionale 9 del 2020. In generale si tratta di opere per la messa in sicurezza e l’accessibilità delle aree oggetto di precedenti attività minerarie, ma anche per iniziative di promozione a scopo didattico-scientifico.
Le miniere oggetto del provvedimento sono ‘Costa Jels’, nel comune di Gorno (Bergamo), a cui andranno 297.000 euro; la miniera di località Ronchellini, nel comune di Oneta (Bergamo), a cui andranno 150.000 euro; ‘Paglio/Pignolino’, nel comune di Dossena, sempre nella bergamasca, che riceverà 320.000 euro. Per quanto riguarda il Bresciano, la miniera ‘San Aloisio’, nel comune di Collio riceverà 109.000 euro, mentre la miniera ‘Marzoli’, nel comune di Pezzaze, ne prenderà 205.000. Altre due miniere dismesse nel lecchese, ‘Anna e Ribasso Umberto’ della comunità Lario Orientale – Valle San Martino e il ‘Parco minerario Cortabbio’, nel comune di Primaluna, riceveranno rispettivamente 283.900 e 330.000 euro. Ultima, nella provincia di Sondrio, la miniera ‘Bagnada’, nel comune di Lanzada, a cui andranno 145.200 euro.
D’altronde in Lombardia, come afferma l’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, sono presenti diverse miniere dismesse visitabili, che rappresentano un patrimonio culturale e storico che va salvaguardato. Con questo finanziamento l’intenzione è dunque valorizzare questi luoghi, che sono una testimonianza dell’economia della regione. Ecco perché i progetti finanziati potranno dare un impulso di rilancio al territorio, anche a scopo turistico e di salvaguardia dell’ambiente. Da Palazzo Lombardia fanno comunque sapere che il finanziamento è stato attribuito agli interventi con progettazione sviluppata almeno a livello definitivo, riferita a luoghi già autorizzati ai sensi del Regolamento regionale del marzo 2015. Tra essi, la priorità è stata attribuita ai progetti di messa in sicurezza e a quelli che presentano una maggiore percentuale di cofinanziamento.
Fonte: Dire