Appalti, cambia ancora il Codice: entra in vigore la legge di conversione del Decreto Infrastrutture

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è ufficialmente in vigore la legge di conversione del Decreto Infrastrutture. Il provvedimento introduce una nuova tornata di modifiche al Codice dei Contratti Pubblici, a pochi mesi dall’approvazione del cosiddetto “Correttivo Appalti”.

Tra le novità principali spiccano: l’anticipazione del prezzo anche per ingegneri e architetti, nuove regole sulla qualificazione Soa nei subappalti, l’esclusione della retroattività per la revisione prezzi, l’applicazione diretta dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) agli appalti di ristrutturazione, misure per il contrasto alle opere incompiute, semplificazioni per l’installazione di impianti FER, ridefinizione dei casi di somma urgenza e incentivi per la progettazione riconosciuti ai dirigenti della Pubblica Amministrazione.


Anticipazione del prezzo anche ai tecnici

Una delle novità più attese riguarda l’estensione dell’anticipazione del prezzo anche ai professionisti tecnici. Ingegneri e architetti che partecipano agli appalti per servizi di progettazione potranno ottenere un’anticipazione fino al 10% del valore del contratto. Una misura volta a colmare, almeno in parte, la disparità con le imprese, che già potevano ricevere anticipazioni fino al 30%.


Subappalti, torna la possibilità di qualificarsi con lavori affidati

La legge di conversione interviene sul discusso tema della qualificazione attraverso lavori in subappalto. Viene abrogato il divieto assoluto, introdotto dal Correttivo Appalti, di utilizzare i lavori subappaltati per la qualificazione. Introdotto anche un periodo transitorio: fino al 31 dicembre 2024 sarà possibile qualificarsi con lavori affidati in subappalto nei bandi già pubblicati o nei contratti con inviti già inviati.


Revisione prezzi: stop alla retroattività

Confermata anche la non retroattività per la revisione prezzi al ribasso. A partire dal 2025 le Stazioni Appaltanti potranno ricalcolare i corrispettivi sia al rialzo che al ribasso. Per gli anni precedenti, invece, il ricalcolo resta limitato agli aumenti. Viene così corretta la precedente formulazione che consentiva ricalcoli bidirezionali anche per il passato.


CAM edilizia subito applicabili alle ristrutturazioni

La legge stabilisce che i Criteri Ambientali Minimi siano immediatamente applicabili agli appalti pubblici di ristrutturazione, senza attendere specifici decreti attuativi del Ministero dell’Ambiente. Un’accelerazione per integrare la sostenibilità negli appalti pubblici in linea con gli obiettivi ambientali nazionali.


Un tavolo tecnico per le opere incompiute

Nasce presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un tavolo tecnico dedicato al monitoraggio delle opere incompiute. L’obiettivo è individuare le priorità d’intervento, analizzare le cause dei blocchi e proporre strategie per sbloccare i cantieri fermi per mancanza di fondi, fallimenti o vincoli burocratici.


Somma urgenza: regole più chiare in caso di emergenza

Viene rivisto l’elenco delle situazioni che giustificano le deroghe al Codice Appalti per somma urgenza, includendo ufficialmente le emergenze di protezione civile. In tali casi, sarà possibile affidare lavori anche sopra soglia comunitaria con procedure semplificate, utilizzando, se necessario, anche la liberatoria antimafia provvisoria.


Dirigenti PA, sì all’incentivo 2% anche retroattivo

Chiarita anche la questione degli incentivi ai dirigenti pubblici. Il cosiddetto “incentivo del 2%” potrà essere riconosciuto anche per gare avviate prima del 31 dicembre 2024, purché le attività siano state svolte dopo tale data. Gli incentivi comprendono anche oneri previdenziali e potranno subire decurtazioni in caso di ritardi o extra costi.


Accelerazione per l’installazione delle FER

Il decreto modifica il Testo Unico sulle Rinnovabili, introducendo corsie preferenziali per l’installazione di impianti FER anche in aree industriali, individuate dal GSE come idonee. L’obiettivo è semplificare e velocizzare le autorizzazioni in vista delle scadenze del PNIEC 2030 e degli obiettivi del PNRR.


Ponte sullo Stretto, la società sarà stazione appaltante qualificata

Infine, la società Stretto di Messina S.p.A. entra ufficialmente nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate tenuto dall’Anac. La mossa punta a velocizzare le fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici relativi alla realizzazione del ponte.