Dal Governo 800 milioni per giovani liberi professionisti, autonomi e imprenditori. Fino a 50.000 euro a fondo perduto tra Centro-Nord e Mezzogiorno
ROMA – Con nove mesi di ritardo rispetto alla tabella di marcia, il Governo si appresta a rendere operative due importanti misure per incentivare il lavoro autonomo e l’imprenditorialità giovanile. Si tratta dell’Autoimpiego Centro-Nord e di Resto al Sud 2.0, due strumenti pensati per sostenere i giovani under 35 nell’avvio di attività professionali, imprenditoriali o autonome.
Le misure, previste dal Decreto Coesione approvato a maggio 2024, sono state attuate tramite un decreto ministeriale firmato nei giorni scorsi dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, insieme al ministro per gli Affari europei e il PNRR Tommaso Foti e al titolare del Mef Giancarlo Giorgetti. Il provvedimento è ora all’esame degli organi di controllo e l’apertura dello sportello telematico sarà fissata con un decreto successivo.
Chi può accedere
I destinatari delle misure sono i giovani under 35 in situazioni di marginalità sociale, vulnerabilità, discriminazione, o in stato di disoccupazione, inattività o inoccupazione. Rientrano anche i beneficiari del programma GOL (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori).
Sono previsti finanziamenti a fondo perduto, voucher per l’acquisto di beni e servizi, e tutoring obbligatorio per favorire l’avviamento e la sostenibilità delle nuove attività.
Autoimpiego Centro-Nord: cosa prevede
L’intervento è rivolto ai giovani che avviano attività nei territori del Centro-Nord (tra cui Lazio, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige).
- Voucher fino a 30.000 euro per beni e servizi utili all’avvio.
- Fino a 40.000 euro in caso di investimenti in tecnologie, digitalizzazione o sostenibilità.
- Contributo a fondo perduto pari al 65% per investimenti fino a 120.000 euro, e 60% tra 120.000 e 200.000 euro.
Resto al Sud 2.0: le novità
Più generoso l’intervento per il Mezzogiorno e le aree colpite dal sisma del 2009 e del 2016 (tra cui Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia).
- Voucher fino a 40.000 euro, che salgono a 50.000 euro per progetti innovativi e sostenibili.
- Contributo a fondo perduto del 75% fino a 120.000 euro e del 70% tra 120.000 e 200.000 euro.
Tutoraggio e formazione
Ogni progetto ammesso riceverà servizi di tutoraggio per un valore di 5.000 euro, suddivisi in:
- Tutoring tecnico (4.000 euro) erogato da Invitalia, per assistenza su adempimenti, documentazione e rendicontazione.
- Tutoring gestionale (1.000 euro) fornito dall’Ente Nazionale per il Microcredito, focalizzato su marketing, finanza e strategia.
La partecipazione ai corsi formativi dell’ENM non è obbligatoria, ma dà punteggio premiale nella valutazione delle domande.
Risorse e gestione
Il pacchetto complessivo mobilita 800 milioni di euro:
- 220 milioni per Autoimpiego Centro-Nord
- 356 milioni per Resto al Sud
- 75 milioni per i servizi di tutoraggio
- 49 milioni per coprire i costi di gestione degli incentivi
Le risorse provengono per 700 milioni dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e per 100 milioni dal PNRR, nell’ambito del programma GOL.
Le domande saranno gestite da Invitalia tramite procedura a sportello, con presentazione esclusivamente online utilizzando SPID, CIE o CNS. L’erogazione dei contributi avverrà a SAL (stato avanzamento lavori) e saldo finale.
Controlli e revoche
Il decreto stabilisce controlli stringenti e prevede la revoca dei contributi in caso di irregolarità, interruzione anticipata o mancata realizzazione dell’intervento.
Le dichiarazioni
“Un’azione di sistema per aumentare la partecipazione al lavoro dei giovani e favorire il ricambio generazionale delle attività professionali e imprenditoriali”, ha commentato la ministra Marina Calderone.
“Con 800 milioni investiti, il Governo Meloni dimostra attenzione concreta all’inclusione attiva e al lavoro giovanile”, ha aggiunto il ministro Tommaso Foti.