Le proposte di Assoimmobiliare per semplificare il Piano Casa Italia

Le proposte di Assoimmobiliare per semplificare il Piano Casa Italia

Assoimmobiliare propone una serie di misure per semplificare il Piano Casa Italia, il programma nazionale dedicato all’edilizia residenziale e sociale, pensato per rispondere alle nuove esigenze abitative e ottimizzare l’offerta di alloggi.

Nei prossimi cinque anni, in Italia sarà necessario costruire o riqualificare circa 635.000 abitazioni, per un investimento complessivo stimato di 170 miliardi di euro.

Per affrontare questa sfida, Confindustria Assoimmobiliare ha organizzato un convegno dedicato al Piano Casa Italia, durante il quale ha presentato 8 proposte al Governo.

Tra queste, tre sono particolarmente rilevanti:

  • semplificare i cambi di destinazione d’uso degli edifici;
  • incentivare la ristrutturazione, soprattutto con demolizione e ricostruzione;
  • garantire certezza giuridica sui titoli edilizi.

1. Cambi di destinazione d’uso: più semplici e veloci

Assoimmobiliare propone di modificare l’articolo 23-ter del Testo Unico dell’Edilizia, per liberalizzare i cambi di destinazione d’uso anche tra categorie molto diverse (residenziale, commerciale, direzionale, turistico-ricettiva), non solo per singole unità, ma per interi edifici.

Questa proposta supererebbe le limitazioni introdotte dal Decreto Salva Casa (DL 69/2024), che consente tali cambi solo per singole unità immobiliari.

L’obiettivo è estendere il principio della “funzionalità indifferente” anche a tutto l’immobile, tranne nei casi in cui esistano vincoli legati alla salute e alla sicurezza.


2. Ristrutturazioni: incentivi e tempi più rapidi

Assoimmobiliare propone di:

  • dimezzare i tempi per ottenere i permessi edilizi, quando si tratta di costruire abitazioni;
  • introdurre incentivi economici per rendere più conveniente la ristrutturazione, in particolare:
    • pagare il contributo di costruzione solo se c’è un aumento di volume rispetto all’esistente;
    • sconto del 40% sul contributo di costruzione per edifici ad uso abitativo;
    • esenzione totale per gli immobili destinati all’edilizia abitativa convenzionata.

Inoltre, si chiede di non imporre nuovi standard urbanistici o parcheggi quando si interviene su edifici esistenti senza aumentare i volumi.


3. Maggiore certezza giuridica sui permessi edilizi

Per tutelare gli investimenti, Assoimmobiliare chiede maggiore certezza sui titoli abilitativi (come i permessi di costruzione), che oggi possono essere annullati dalle amministrazioni anche dopo il rilascio.

Inoltre, propone che i termini per presentare eventuali ricorsi siano chiari e certi: dovrebbero partire dal momento dell’esposizione del cartello di cantiere, con 60 giorni per il ricorso al TAR e 120 giorni per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.


Altre proposte per attrarre investimenti nel residenziale

Assoimmobiliare propone anche interventi fiscali e normativi per incentivare gli investimenti, soprattutto nel settore dell’housing sociale:

  • introdurre una definizione normativa chiara di “residenziale ad uso locativo”;
  • semplificare il regime fiscale delle locazioni a canone concordato;
  • estendere i benefici fiscali alle società che investono in immobili da affittare;
  • garantire incentivi fiscali stabili e credibili per sostenere l’offerta di alloggi a canoni accessibili;
  • riconoscere un regime fiscale agevolato per i soggetti che investono a lungo termine nel mercato residenziale in affitto.

A che punto siamo con il Piano Casa Italia

Il Piano Casa Italia è stato annunciato nella Legge di Bilancio 2025. A gennaio, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha promesso di definirlo entro giugno 2025.

Il piano include anche elementi del precedente Piano Casa, presentato nel 2023, con l’obiettivo di affrontare l’emergenza abitativa.

Il Governo ha previsto almeno 100 milioni di euro per:

  • recuperare immobili pubblici inutilizzati (come ex caserme e ospedali),
  • trasformare edifici invenduti in case popolari.

Sono inoltre attese linee guida per sperimentare nuovi modelli di edilizia pubblica e sociale.