di Cristiano Arcuri
I prodotti di marca riempiono la vita di milioni di cittadini ogni giorno che apprezzano i valori percepibili, in termini di qualità, innovazione, prestazione e accessibilità.
Oggi alle marche viene chiesto di diventare, per essere sempre più considerate da un cittadino attento ed esigente delle case di vetro attraverso cui leggere i valori che le muovono, vedere le persone che le rendono realtà concrete e conoscere gli impegni che si intendono portare in ambito sociale o ambientale.
Nell’anno complicato che abbiamo vissuto e che stiamo in larga parte vivendo abbiamo potuto osservare come il cittadino-consumatore si sia rivolto in prevalenza ai prodotti di marca per trovare da un lato rassicurazione ma anche chiedendo loro uno sforzo ulteriore per rappresentare le nuove istanze che stanno fortemente emergendo.
Oggi le nostre aziende si devono impegnare per proporre prodotti che siano sostenibili, ma allo stesso tempo proprio attraverso le marche devono interpretare una missione sostenibile. Impegni come la tutela della società, dell’ambiente, comportamenti corretti nei rapporti di mercato, attenzione alle esigenze dei territori sui quali incidiamo, equilibrio ed equità all’interno delle nostre aziende sono i valori che le aziende associate a Centromarca cercano nel quotidiano di portare dentro ai prodotti di marca.
Ma come trovare una misura per esprimere questo valore? La ricerca sul valore condiviso ci dice quanta ricchezza è prodotta a monte e a valle del nostro sistema di impresa, genereranno posti di lavoro contribuendo alla crescita del prodotto interno lordo e al gettito fiscale.
Misurare l’importanza di questo impatto per il nostro Paese anche semplicemente in termini di contributo al pil ci dà consapevolezza e forza per portare poi avanti concretamente le nostre azioni.
Fonte Adnkronos