di Elisabetta Farini
Brindisi per un giorno capitale del digitale e della ricerca tecnologica e scientifica: la città ospiterà la quarta edizione del Wired Digital Day in diretta streaming dal Nuovo Teatro Verdi. L’evento è promosso da Regione Puglia in collaborazione con Puglia Sviluppo ed è realizzato da Wired Italia, brand Condé Nast.
Il focus di questa edizione è la sostenibilità, come lo sviluppo delle tecnologie rinnovabili, gli investimenti in questi progetti e l’applicazione di modelli di economia circolare rappresentino non solo la via attraverso cui creare valore oggi, ma il modello a cui ispirarsi per favorire il futuro sviluppo equo e inclusivo del sistema Paese.
Il Wired Digital Day capita in un momento di svolta per il nostro Paese e di scelta importanti per la Puglia e per il Mezzogiorno, il piano europeo Next Generation e il Piano nazionale di ripresa e resilienza sono gli strumenti che mostreranno chiaramente da che parte stiamo: la Puglia, regione leader per il fotovoltaico e per l’eolico, ha già scelto la transizione energetica, lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare.
Temi come la decarbonizzazione e il contrasto al cambiamento climatico sono tra i primi punti dell’agenda politica del governo regionale. Il dibattito che si svolgerà durante il Wired Digital Day sarà un contributo di idee importante in una città, Brindisi, che vorrebbero fosse la capofila di una rivoluzione green, ormai non più procrastinabile.
Il direttore di Wired, Federico Ferrazza, pone l’accento sugli obiettivi dopo il lock down: un anno e mezzo di pandemia ha evidenziato in maniera chiara e netta quali siano le sfide per progettare il futuro. Da una parte l’attenzione – reale e concreta – all’ambiente e ai temi collegati, primi fra tutti la transizione energetica e la mobilità sostenibile. Dall’altra l’uso di strumenti digitali che hanno consentito al tessuto produttivo di restare in piedi in questi mesi. Solo ripartendo dall’ambiente e dal digitale che sono peraltro le priorità in termini di investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è possibile dunque pensare a un futuro che sia sostenibile anche dal punto di vista e economico e sociale.
Fonte: LaPresse