di Giuseppe Gallo
In conseguenza dei cambiamenti climatici, nel 2030, 150 milioni di persone avranno bisogno di aiuti umanitari, 50 milioni in più rispetto a oggi. Questa una delle principali evidenze emerse dall’edizione 2021 di WeWorld Index, la classifica sul livello di inclusione di donne, bambine e bambini in 172 Paesi, che fotografa il mondo post pandemia analizzando la situazione di donne e bambini in relazione a 34 indicatori (ambientali, sociali, educativi, economici e di salute) e con un focus tematico dedicato quest’anno al cambiamento climatico.
Il rapporto insiste sulla necessità di passare dalla promozione dei diritti delle donne, delle bambine e dei bambini alla loro attuazione, prendendo in considerazione anche gli effetti che il cambiamento climatico ha sulla loro vita e sul loro benessere.
Il 2021, dunque, conferma l’andamento negativo del 2020: i progressi fatti negli ultimi anni e volti a raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030 hanno segnato una battuta d’arresto con l’arrivo del Covid-19. Le categorie sociali che ne hanno subito maggiormente le conseguenze sono quelle che già prima della pandemia vivevano in condizioni di marginalizzazione e discriminazione, tra cui donne e bambini, con 435 milioni di ragazze e donne che si troveranno sotto la soglia di povertà a fine 2021, il lavoro minorile che potrebbe aumentare di 8,9 milioni di casi entro fine 2022 e 258 milioni di bambini e bambine che ad oggi non ricevono ancora un’educazione adeguata.
Fonte: Adnkronos