Un nuovo lockdown è inevitabile

Un nuovo lockdown è inevitabile

Gli esperti lo vanno ripetendo da tempo ma ora anche il governo è convinto: un nuovo lockdown, magari un po’ più mitigato rispetto a quello di primavera, è oramai inevitabile. Il giorno segnato sul calendario con il cerchio rosso è il 9 novembre. Per quella data un nuovo Dpcm chiuderebbe tutto, probabilmente per un mese, lasciando aperte fabbriche, scuole materne ed elementari, aziende agricole, negozi alimentari, farmacie ed altri esercizi che vendono beni essenziali. Non ci si potrebbe muovere da casa propria senza un’autocertificazione che ne attesti la necessità per motivi di lavoro, salute o per fare la spesa.

Se la curva dei contagi dovesse impennarsi ancora il dado potrebbe essere tratto però anche prima. Ieri i contagi sono continuati a salire, anche se in misura meno ripida, passando da 24.991 a 26.831 contagi, con altri 115 letti occupati nelle terapie intensive e 983 nei reparti di medicina, entrambi sotto stress. Anche i morti continuano a salire, ieri altri 217 contro i 205 del giorno prima. Una crescita destinata a non finire qui, perché le vittime di oggi sono le persone che si sono ammalate circa un mese fa, quando i contagi erano dieci volte meno. Ed anche a questi numeri guarda più di un ministro, consapevole dell’onda emotiva che potrebbe generare un ritorno ai drammatici numeri di marzo sui decessi.