di Renata Narcisi
La transizione verso un futuro a emissioni zero, se ben gestita, potrebbe portare a un saldo positivo di 15 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2050. È una delle evidenze emerse dal nuovo report di McKinsey & Company dal titolo ‘The net-zero transition: What it would cost, what it could bring’. Lo studio analizza la portata dei cambiamenti economici necessari a raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette, prendendo in considerazione 69 Paesi e i settori che producono l’85% delle emissioni totali. Il report utilizza l’ipotetico scenario Net Zero 2050 del Network for greening the financial system (Ngfs) come punto di partenza.
Una transizione ordinata non solo scongiurerebbe gli effetti più gravi del cambiamento climatico, ma porterebbe con sé considerevoli benefici. Per esempio, risulterebbe non solo in minori costi dell’energia, ma anche in una più attenta conservazione del capitale naturale e in migliori condizioni di salute per la popolazione mondiale. E l’unità d’intenti e d’azione necessaria per questa transizione è di buon auspicio anche per risolvere altre problematiche di natura globale. Allo stesso tempo, i rischi a breve termine di una transizione mal gestita o, peggio, non gestita, non possono essere ignorati.
Raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette dipenderà dall’impegno di imprese, governi, istituzioni e singoli individui in tutto il mondo, e richiederà un cambio di mentalità a 360°, che comprenda anche il modo in cui ci si prepara ad affrontare le incertezze e i rischi a breve termine, ad agire in maniera più decisa, facendo fronte comune e utilizzando l’ingegno, oltre ad ampliare gli orizzonti di pianificazione e di investimento.
Fonte: Adnkronos