Terziario unico settore con occupazione in crescita da Sud a Nord

Terziario unico settore con occupazione in crescita da Sud a Nord

di Francesco Del Bo

Nel dettaglio, a guidare questa performance positiva, per il secondo trimestre consecutivo, i comparti alloggio e ristorazione/commercio/trasporto (+8.6%), che grazie ad un balzo significativo nel secondo e terzo trimestre 2021 si trovano molto vicini al raggiungimento dei livelli pre-pandemici.

Nel dettaglio, a guidare questa performance positiva, per il secondo trimestre consecutivo, i comparti alloggio e ristorazione/commercio/trasporto (+8.6%), che grazie ad un balzo significativo nel secondo e terzo trimestre 2021 si trovano molto vicini al raggiungimento dei livelli pre-pandemici. L’altro comparto del terziario che era stato più penalizzato dalle misure anti-pandemia (attività artistiche e di intrattenimento), vede invece una lieve flessione (-0.4%) dopo l’importante rimbalzo del trimestre precedente. I tassi sono positivi per tutti gli altri servizi. La ripresa tendenziale (ossia rispetto allo stesso trimestre del 2021) continua ad apparire strabiliante per pressoché tutti i settori e comparti ma è ancora dovuta ad un effetto base, ossia il confronto con il primo anno pandemico.

Dall’analisi dinamica degli andamenti dell’ultimo decennio pre-pandemia emerge che il Terziario di mercato è l’unico settore con tassi di crescita medi annui positivi e quote in aumento in tutte le macro-aree, regioni e con pochissime eccezioni anche province sia in termini di occupazione che di valore aggiunto con una crescita occupazionale media intorno all’1,5% nel Nord e nel Centro e inferiore all’1% al Sud e nelle isole. Quanto agli altri settori, l’industria in senso stretto ha perso quote di occupazione ma non di va, il terziario non di mercato (amministrazione pubblica, istruzione e sanità) mantiene stabile la sua quota occupazionale ma perde peso come va in tutto il paese, e la performance delle costruzioni risulta essere particolarmente negativa con tassi di crescita medi annui negativi sia di va che di occupazione in tutte le macro-aree, con conseguente forte perdita di capacità produttiva.

Fonte: Adnkronos