Di Elisabetta Farini
Il Governo ha proposto un emendamento al Decreto Superbonus che prevede diverse modifiche significative. Le principali sono: estensione del recupero dei crediti superbonus in 10 anni anziché in 4 per le spese sostenute nel 2024 e 2025, incluso il sismabonus; stop per le banche dalla compensazione dei crediti di imposta con i debiti previdenziali dal 2025 e riduzione del bonus ristrutturazioni dal 50% al 30% dal 2028.
Inoltre, l’emendamento prevede: Un fondo da 35 milioni di euro per il 2025 destinato alla riqualificazione nelle aree colpite da eventi sismici e un altro da 100 milioni di euro per la riqualificazione energetica e strutturale realizzata da enti del terzo settore. Il 50% delle somme recuperate da interventi edilizi inesistenti sarà destinato ai Comuni che hanno segnalato tali situazioni. L’eliminazione della possibilità di cessione del credito per le rate residue non ancora fruite dei bonus edilizi e la riduzione dell’aliquota del bonus ristrutturazione al 30% a partire dal 2028.