'Sos' coralli, diagnosi sui danni in tempo reale

'Sos' coralli, diagnosi sui danni in tempo reale

di Giuseppe Gallo

Una strumentazione che diagnostichi in tempo reale lo stato del deterioramento dei coralli e in particolare il loro sbiancamento: ci sono voluti 4 anni per sviluppare il primo impianto al mondo – finanziato dalla societa’ Vulcan Inc del defunto co-fondatore di Microsoft Paul Allen – in grado di individuare precocemente i danni ai coralli, sempre più minacciati dal riscaldamento globale.

Secondo l’Onu, in prospettiva le barriere coralline diminuiranno del 70 al 90%, anche con un aumento delle temperature di 1,5 grado. I coralli sono un ecosistema fondamentale per un quarto di tutte le specie viventi negli oceani oltre a dare lavoro a milioni di persone nel mondo. Grazie all’utilizzo del nuovo strumento, gli scienziati saranno in grado di stabilire con precisione l’entità dello sbiancamento dei coralli in tutto il mondo e rivelare i punti in cui invece riescono a sopravvivere.

Finora, l’agenzia governativa degli Stati Uniti, la National Oceanic and Atmospheric Administration, fa previsioni sulla probabilità di sbiancamento utilizzando modelli e misurazioni della temperatura della superficie del mare dai satelliti. Il team di sviluppatori – presso l’Arizona State University, l’Università del Queensland, la National Geographic Society, la società di satelliti Planet e Vulcan – è riuscito a superare due grossi problemi: le nuvole che ostacolano il satellite e il modo in cui la luce cambia mentre viaggia attraverso l’acqua e l’atmosfera.

Lo strumento messo a punto raccoglie e combina le immagini nell’arco di sei giorni, riducendo le possibilità che le nuvole oscurino la vista del satellite. Alla base del suo utilizzo ci sono mappe dettagliate di oltre 230 mila barriere coralline e dei loro dintorni che coprono circa 140 mila km2, sviluppate presso il Remote Sensing Research Center dell’Università del Queensland. Quella mappatura indica allo strumento dove sul pianeta dovrebbe cercare i cambiamenti in atto, causati dal riscaldamento globale.

Greg Asner, amministratore delegato dell’Allen Coral Atlas che ha lanciato lo strumento, ha affermato che il suo team lo ha sviluppato e testato durante due eventi di sbiancamento: un grave focolaio nella Polinesia francese all’inizio del 2019 e un altro sbiancamento più mite alle Hawaii, dov’è basato, sempre lo stesso anno.

Fonte AGI