di Enrica Casale
Tra stelle molto antiche, gli astronomi hanno scoperto il lampo radio veloce più vicino alla terra, un Frb extragalattico mai osservato prima così vicino al nostro pianeta, ad “appena” 12 milioni di anni luce da noi. In due articoli pubblicati oggi sulle riviste Nature e Nature Astronomy, un team internazionale di astronomi ha presentato delle osservazioni che avvicinano gli scienziati alla risoluzione del mistero dei lampi radio veloci, sollevando anche nuovi quesiti sull’argomento. Alcuni ricercatori dell’Università di tecnologia Chalmers, Astron e dell’Università di Amsterdam hanno coordinato il team internazionale di scienziati che ha localizzato un lampo radio veloce (Frb-fast radio burst), con ripetizioni del proprio segnale, all’interno di un ammasso globulare nella vicina galassia M81. L’Istituto Nazionale di Astrofisica spiega che la scoperta è inaspettata perché gli Frb vengono individuati, di solito, attorno a stelle giovani e massicce, molto più grandi del Sole, e in regioni con un’intensa attività di formazione stellare; al contrario, gli ammassi globulari presentano grandi quantità di stelle antiche.
I risultati delle osservazioni, effettuate nell’ambito del progetto europeo Precise, confermano che questa sorgente è la più vicina mai avvistata: 40 volte più prossimo alla Terra di qualsiasi altro Frb conosciuto. Tra gli autori ci sono anche diversi ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Inaf spiega che i lampi radio veloci sono fenomeni imprevedibili, estremamente brevi e misteriosi. Scoperti dai radioastronomi nel 2007 e avvistati raramente, la loro origine è ancora sconosciuta e questi eventi producono intense emissioni nelle onde radio solo per pochi millisecondi prima di svanire. Inoltre, gli Frb sono in grado di sprigionare una quantità di energia tale da renderli visibili anche a distanze cosmologiche: ogni Frb rilascia un’energia paragonabile a quella che il Sole emette in un giorno.
Fonte: Adnkronos