Ci sono o ci fanno? La storia ha dell’incredibile, eppure è accaduto anche questo. A Torino.
“Non conoscevamo il contenuto del decreto, facciamo ciò che ci dice il titolare”. Si è giustificato così, con i finanzieri, il personale di una rivendita di tabacchi, autorizzata alla sola vendita dei prodotti da fumo, che continuava la raccolta di scommesse attraverso 9 apparecchi ‘touch-screen’, messi a disposizione degli avventori, nonostante il divieto imposto dal decreto contro la diffusione del coronavirus.
Il titolare del locale, secondo quanto riporta Repubblica, è stato denunciato dalla Guardia di Finanza alla Procura del capoluogo piemontese per il mancato rispetto dei decreti che vietano l’apertura di esercizi non di prima necessità e l’erogazione di servizi non di natura essenziale, ma che al contrario possono favorire assembramenti e quindi aumentare il rischio di contagio.