Per il rientro sui banchi ci vorrebbe un infermiere scolastico

Per il rientro sui banchi ci vorrebbe un infermiere scolastico

La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) propone di dotare ogni scuola di un infermiere scolastico con un ruolo proattivo rispetto alla salute degli alunni. Un infermiere che di fatto c’è già: è l’infermiere di famiglia e comunità. “Il referente – afferma la stessa Federazione – farà da riferimento per un contatto diretto con il dirigente scolastico o un suo incaricato (referente scolastico per Covid19) e con il medico che ha in carico il paziente. Ciò che in Europa fanno, appunto gli infermieri”.

“Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e l’Istituto superiore di Sanità – spiega la Fnopi – parlano chiaro per la riapertura delle scuole. Il primo ponendo tra gli organici degli istituti per il controllo sanitario l’infermiere scolastico, figura già istituita per legge in Spagna, diffusa regolarmente negli Stati Uniti e comune a molti altri paesi europei. Il secondo prevedendo che, ferme restando le competenze di diagnosi e cura dei medici, sia identificato un referente scolastico per il Covid-19 adeguatamente formato, che tenga un registro degli eventuali contatti tra alunni e/o personale di classi diverse, richieda la collaborazione dei genitori per misurare ogni giorno la temperatura del bambino e segnali eventuali assenze per motivi di salute riconducibili al Covid-19.

E lo identifica dal punto di vista della salute anche tra assistenti sanitari, infermieri, medici presenti nei dipartimenti di prevenzione con il compito, in collegamento funzionale con i medici curanti degli alunni, di supportare la scuola e i medici curanti per le attività del protocollo per l’assistenza a scuola”.