Park Litter, 6 rifiuti ogni metro quadrato monitorato in 48 parchi urbani

Park Litter, 6 rifiuti ogni metro quadrato monitorato in 48 parchi urbani

di Antonello Ardito

Oltre 32mila, esattamente 32.937, rifiuti raccolti e catalogati nei 53 transetti eseguiti in 48 parchi urbani di 27 città (Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catanzaro, Chieti, Cinisello Balsamo, Genova, Gorizia, Latisana, Milano, Napoli, Perugia, Pescara, Piazza Armerina, Pineto, Pisa, Pordenone, Roma, Roseto degli Abruzzi, Rovigo, Ruoti, San Colombano al Lambro, Terralba, Torino, Trieste, Udine), circa 6 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. Sono i dati della nuova indagine Park Litter di Legambiente presentata in occasione dell’avvio della 29esima edizione di Puliamo il mondo con migliaia di giovani e volontari in azione nel weekend per ripulire strade, piazze, parchi, spiagge e sponde dei fiumi dai rifiuti abbandonati.

I mozziconi di sigarette rappresentano il 27% dei rifiuti raccolti, seguiti da frammenti di carta pari al 23% del totale, pezzi non identificabili di plastica (6,6%), materiale da costruzione (tegole, mattoni…) 6,3%, bottiglie di vetro e pezzi di bottiglie (4%), tappi di bottiglia o di barattoli/linguette di lattine (4%). Secondo l’indagine, la maggior parte dei rifiuti rinvenuti può essere riconducibile a due categorie specifiche che sono quella dei prodotti ‘usa e getta’ (piatti, posate e bicchieri di plastica ma anche cannucce, contenitori per cibo e fazzoletti) e quella degli ‘imballaggi‘. I cestini per la raccolta dei rifiuti sono presenti in 46 dei 53 transetti monitorati: solo nel 30% dei casi sono predisposti per la differenziazione dei rifiuti secondo materiali. Dal momento che una delle maggiori cause della dispersione dei rifiuti nell’ambiente è il vento, nel monitoraggio viene specificato che solo in 18 transetti su 53 (39%) è presente il coperchio utile a prevenire la dispersione di materiale.

Nel questionario Park Litter la presenza di tombini e canali di scolo è stata rilevata in 37 dei 53 transetti monitorati (70%). Questo parametro è stato rilevato in quanto studi a livello mondiale hanno stabilito che uno dei principali vettori di rifiuti in ambiente marino sono proprio i canali e i corsi d’acqua spesso collegati con la rete fognaria urbana e la principale fonte dei rifiuti è la cattiva gestione di quelli di origine urbana. Nel 47% dei transetti (25 su 53) sono state notate zone di accumulo, per lo più sotto o nelle vicinanze di panchine. Fontanelle o distributori di acqua potabile sono presenti nel 58,5% dei transetti monitorati (31 su 53).

Fonte: Adnkronos