di Antonello Ardito
In Italia entro il 2025 i pagamenti digitali saranno il 50% del totale. È quanto emerge dal report EY Digital Payments. La transizione verso la cosidetta “cashless society” sta accelerando parallelamente all’introduzione delle tecnologie di pagamento di ultima generazione: smartphone, wearable device, Pos, infrastrutture blockchain. Un ampio paniere di strumenti diversi che stanno sostituendo l’uso dei contanti e dei metodi di pagamento tradizionali. Questo nuovo corso coinvolge direttamente anche le Istituzioni governative mondiali, che stanno conducendo sperimentazioni avanzate sulla digitalizzazioni delle monete nazionali. In tal senso la Bce nel 2023 presenterà i risultati di un’investigazione sulla fattibilità dell’euro digitale.
A che punto siamo in Italia a livello di pagamenti digitali? Il sondaggio EY Digital Payments e il dibattito con alcuni dei protagonisti dell’ecosistema dei pagamenti hanno dato un quadro generale della situazione attuale, oltre a fornire interessanti indicazioni per il futuro. Secondo quanto emerso nel sondaggio EY Digital Payments nel 2025 il 50% dei pagamenti nel nostro Paese sarà effettuato senza l’uso del contante. Un altro dato indicativo di una svolta digitale è che il 70% degli intervistati prevede che la metà dei pagamenti avverrà per via digitale.
I servizi maggiormente trainanti di questa transizione sono tre: “buy now, pay later” indicato dal 54% del campione, seguiti da blockchain e super app, citati dal 39% degli interpellati. Il mercato dei pagamenti digitali presenta anche delle criticità per i player del settore principalmente indicati nella compliance normativa (60%), nell’elevata competizione (59%), oltre ai temi riguardo la corretta rilevazione di frodi e riciclaggio indicati rispettivamente dal 36% e al 25% degli operatori del settore intervistati.
Uno dei temi cruciali emersi dal sondaggio riguarda la collaborazione con player tecnologici e realtà fintech innovative che viene indicata come vantaggio strategico da ben l’80% del campione, in quanto fattore in grado di abilitare modelli di business innovativi. Al secondo posto tra i plus viene indicata dal 50% degli intervistati la possibilità di poter ampliare la propria offerta e personalizzarla, grazie all’uso dei dati derivanti dalle transazioni effettuate. Tra gli strumenti di pagamento digitali invece il sistema delle criptovalute è nel nostro Paese ancora poco diffuso, nonostante l’incremento di soluzioni finanziarie e transizioni basate sulla tecnologia blockchain.
Fonte: Adnkronos