Non abbattete quell'orso

Non abbattete quell'orso

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa è nuovamente intervenuto a favore degli orsi del Trentino minacciati, almeno quelli considerati ‘aggressivi’, dall’ordinanza di abbattimento del governatore Maurizio Fugatti. Il ministro, venuto a conoscenza che è stata un’orsa, ‘JJ4′ di 14 anni, ad aggredire e ferire il 22 giugno scorso un uomo di 59 anni e suo figlio di 28 nella zona del Monte Peller in Val di Non in Trentino, e’ tornato a ribadire con forza di “non abbattere” l’orsa perché “non se lo merita”.

Contrario all’uccisione del plantigrado è anche Christian Misseroni, il giovane ferito e salvato dal padre Fabio che nel concitato incontro ravvicinato con il mammifero ha riportato la frattura di una gamba. “Non concordo affatto con l’ordinanza del Presidente della provincia autonoma di Trento che prevede l’abbattimento – ha scritto il ministro Costa -. Come Ministero gli abbiamo inviato una diffida affinché si fermi. Gaia, cosi’ mi piace chiamarla quest’orsa. Gaia, come la Madre Terra. Lei, che piu’ di tutti ci accoglie, e che abbiamo il dovere di proteggere. Potrebbe essere proprio questo, una mamma che protegge i suoi cuccioli, lo stiamo cercando di capire. Ma in ogni caso: non uccidete Gaia”.


Il ministro dell’Ambiente ha concluso: “Stiamo mettendo in campo tutte le forze possibili per contrastare l’idea che ammazzare gli animali possa essere la soluzione ai problemi”. L’orsa dell’aggressione sulle pendici del Monte Peller è la seconda più anziana di tutti i circa 90 orsi che vivono in Trentino. Stando agli accertamenti genetici effettuati sui campioni di saliva e organici condotti presso l’Unita’ di Ricerca di Genetica di Conservazione della Fondazione Edmund Mach, è emerso che ‘JJ4′ e’ una delle figlie di Jurka, l’orsa ‘problematica’ catturata nel giugno del 2007 nella zona del lago di Tovel.

In un recinto presso il centro faunistico del Casteller a sud di Trento da circa due mesi è rinchiuso l’orso ‘M49-Papillon’ catturato dopo una lunga latitanza sulle montagne del Trentino Alto Adige iniziata con la ‘rocambolesca’ fuga del 15 luglio dello scorso anno.