di Renata Sanone
Nel secondo trimestre 2021 si registra un aumento di 338 mila occupati (+1,5%) rispetto al trimestre precedente e una crescita di 523.000 unità sullo stesso periodo del 2020. Lo rileva l’Istat.
La crescita congiunturale è legata soprattutto alla crescita dei dipendenti a termine (+226.000, +8,3) a fronte di una crescita di 80.000 unità a tempo indeterminato (+0,5%) e di 33.000 indipendenti (+0,7%). Il tasso di occupazione nel secondo trimestre è del 58% (+1 punto sul primo trimestre).
Nel secondo trimestre 2021, sottolinea l’Istat, l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, registra un aumento del 3,9% rispetto al trimestre precedente e del 20,8% rispetto al secondo trimestre 2020; anche il Pil è aumentato, del 2,7% in termini congiunturali e del 17,3% in termini tendenziali. Rispetto al primo trimestre si osserva un calo sia del numero di disoccupati (-55.000, -2,2%) sia di quello degli inattivi di 15-64 anni (-337 mila, -2,4%). I dati mensili provvisori di luglio 2021 mostrano un arresto del trend in crescita registrato tra febbraio e giugno 2021, con un lieve calo dell’occupazione rispetto a giugno (-23 mila, -0,1%) che si associa a quello dei disoccupati (-29 mila, -1,2%) e all’aumento degli inattivi di 15-64 anni (+28 mila, +0,2%). Rispetto al secondo trimestre 2020, l’aumento dell’occupazione (+523 mila unità, +2,3%) coinvolge soltanto i dipendenti a termine (+573 mila, +23,6%). Continua il calo dei dipendenti a tempo indeterminato (-29 mila, -0,2%) e degli indipendenti (-21 mila, -0,4%).
Fonte: ANSA