Nel 2021 beni durevoli a 70,6 mld, +2% su livelli pre pandemia

Nel 2021 beni durevoli a 70,6 mld, +2% su livelli pre pandemia

di Giuseppe Gallo

Con un’impennata dei consumi del +13,7% il mercato dei beni durevoli chiuderà il 2021 a quota 70,6 miliardi, vale a dire il 2% in più rispetto ai livelli pre-Covid. Secondo i dati della 28esima edizione dell’Osservatorio Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, l’incremento della spesa in durevoli si deve soprattutto alle performance dei mercati casa, con il mobile a +16,1% che recupera e supera i livelli pre Covid (+2,2%) e la tecnologia che con un nuovo incremento del 14,9% raggiunge un giro d’affari di gran lunga superiore al 2019 (+19,8%). Nel settore mobilità, invece, la ripresa del 12,1% non basta ad azzerare il gap accumulato durante l’emergenza sanitaria: il distacco sui valori pre-crisi è del 4,5%. Il risultato peggiore è quello delle auto nuove, che recuperano soltanto il 10,5%, mentre il segmento delle due ruote schizza a +22,5%.

L’Osservatorio Findomestic stima nel mercato dei beni per la casa una crescita del 15,5% rispetto al 2020 che consente all’aggregato di collocarsi su livelli superiori del +10,7% a quelli del 2019. Con un fatturato da 15,6 miliardi a fine 2021, il comparto dell’arredo riprende il suo percorso di crescita dopo la battuta d’arresto dello scorso anno. Il +16,1% è l’esito di una felice combinazione di fattori: l’andamento favorevole delle compravendite immobiliari, il sostegno di bonus legati a mobili e immobili e il consolidamento delle nuove abitudini domestiche emerse con la pandemia. La regione che fa segnare la crescita maggiore è il Piemonte con +18,6% (1,41 miliardi totali), mentre in Campania e in Sardegna l’espansione del mercato si ferma al +14,2%. Sempre più rilevante il ruolo dell’online: nel 2021 l’e-commerce di arredamento e home living aumenta del 18% raggiungendo una penetrazione del 13,3%. L’altro grande comparto del settore casa sperimenta un incremento del 14,9% superando i 17 miliardi. Nell’ampio paniere della tecnologia consumer, il segmento più rilevante in valore è quello della telefonia, che con un incremento dell’11,6% sfiora i 6,1 miliardi grazie anche al consistente contributo dell’e-commerce (+25,7%).

Mentre gli smartphone – padroni del mercato – crescono dell’11,7%, a far registrare le performance migliori in termini percentuali sono i wearables: orologi, occhiali smart e altri dispositivi indossabili fanno segnare un balzo del 65,2%. Sul fronte degli elettrodomestici grandi, l’evoluzione positiva del mercato raggiunge i 3,6 miliardi con un +17,1%, sulla spinta dei bonus legati alle ristrutturazioni. Spiccano i risultati di prodotti da incasso (+62,4%) favoriti dalle riaperture dei negozi di arredo Per quanto riguarda gli elettrodomestici piccoli, si consolida il trend positivo rilevato nel 2020: il +7,4% rilevato porta il giro d’affari oltre 1,8 miliardi. Emerge un buon contributo dei segmenti ‘cura della casa’ e ‘preparazione del cibo’: tra i best performer figurano le friggitrici (+147,8%), le bilance pesapersone (+39,2%) e le macchine per il caffè (+25,5%). Anche l’Information Technology, che nel 2020 aveva spiccato il volo sull’onda dell’implementazione di Smart Working e Dad, continua a vivere una fase di espansione con un +6,6% che porta il valore complessivo del comparto a 2,7 miliardi.

Fonte: Adnkronos