Nasce "e-Roads", la strada intelligente

Nasce "e-Roads", la strada intelligente

di Enrica Casale

Una strada intelligente con cui poter dialogare, al punto da essere definita un “Grande Fratello” che, questa volta, non ci spia, ma ci assiste per viaggiare in sicurezza. Il progetto è quello di una viabilità che ci informa in tempo reale sul suo stato di salute, su quello dei suoi ponti e persino dei mezzi che la percorrono.

Per garantire un viaggio sicuro e confortevole, praticamente senza incognite, grazie ad un monitoraggio costante e altamente tecnologico reso possibile dalla presenza di sensori, totem, droni in grado di fornire dati aggiornati alla centrale operativa e, da qui, agli utenti. Il progetto risponde al nome di “e-Roads” ed è frutto delle tecnologiche d’avanguardia di Concessioni Autostradali Venete, società per azioni partecipata al 50% da Anas e, per l’altro 50%, dalla Regione Veneto.

A presentarlo, in un articolato webinar promosso dal Consiglio nazionale degli ingegneri, è stata la mente che, più di ogni altra, questo progetto lo ha partorito, l’ingegnere Ugo Dibennardo, amministratore delegato di Cav, che ha permesso, per ora ad una parte del Paese, di muovere un primo, fondamentale, passo nella mobilità del futuro.

Il concetto di infrastruttura è cambiato. La strada non è più solo bitume, asfalto. È soprattutto tecnologia. Che dispone di dati, informazioni, elementi utili a garantirne un utilizzo secondo gli standard più elevati in termini di sicurezza, comfort e sostenibilità.

Il progetto ‘e-Roads’ realizza, dunque, la digitalizzazione dell’infrastruttura rappresentando la prima evoluzione della “smart road“, la strada intelligente, secondo le funzionalità previste dai piani nazionali ed europei e in linea con l’omonimo decreto, il n.70 del 28 febbraio 2018, del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità.

Monitoraggio del traffico, rilevazione e localizzazione dei cantieri, delle colonnine di energia elettrica, degli incidenti, gestione automatica del contromano per un’interazione costante tra veicolo e infrastruttura con tecnologie 4.0: tutto questo è “e-Roads”. Una rivoluzione, già in atto nel Nordest, del concetto stesso di mobilità.

L’auspicio è che, dal passante di Mestre e dalle altre due esperienze pilota dei Mondiali di sci di Cortina 2021 e del 104 Giro d’Italia, il modello messo a punto da Cav possa essere replicato, con altrettanto successo, nel resto del Paese attraverso una centrale operativa unica, un unico cervello che monitori, raccolga, elabori e diffonda dati e informazioni di pubblica utilità in ogni angolo del Paese.

Fonte AGI