di Gaia Beretto
Guidati dalla luce, per esplorare smartphone alla mano gli spazi a lungo nascosti di una domus del IV secolo d.C. e incontrare così, osservando colonne, pavimenti di marmo, fontane e una mensa ponderaria straordinariamente conservati, il mondo antico di epoca romano-imperiale attraverso un’esperienza museale altamente tecnologica: al Museo Giovanni Barracco di Roma, a corso Vittorio Emanuele II riaprirà dopo oltre 20 anni di chiusura, la casa romana situata nei sotterranei, a 4 metri di profondità, e sarà visitabile con una modalità innovativa grazie alla progetto sperimentale Li-Fi, acronimo di Light Fidelity, la cui tecnologia wireless permetterà al pubblico anche di approfondire una selezione di pezzi della collezione permanente di statue antiche.
Il progetto, promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e presentato dalle aziende To Be Srl, DB Ingegneria dell’immagine Srl e Tecno Electric Srl con il sostegno dell’Unione Europea, nasce per rendere la fruizione più semplice e favorire la comprensione delle opere esposte: la sperimentazione, in programma fino a febbraio, coinvolgerà nel percorso del museo 14 punti di interesse, di cui 9 nelle sale al piano terra e al primo piano e 5 nella Casa romana. La tecnologia Li-Fi, sfruttando l’impiego della luce LED per trasmettere dati a smartphone o tablet, unisce la transizione ecologica a quella digitale, grazie al basso consumo energetico e all’aumento della connettività, e permette una fruizione anche per persone ipovedenti o non vedenti, con l’impiego di tracce audio. Durante il percorso, il visitatore dovrà semplicemente scaricare la app del sistema, mettere lo smartphone sotto il fascio di luce dei faretti e attendere l’arrivo delle informazioni.
Fonte: ANSA