di Lucia Zitti
Mentre i trend d’oltreoceano ci fanno discutere di ‘great resignation’, delle dimissioni di massa di una fetta di popolazione insoddisfatta del proprio lavoro, l’Italia è in una situazione diversa: crescono gli occupati e, contemporaneamente, i lavoratori che non riescono a inserirsi nei circuiti produttivi. Le ampie oscillazioni dell’attività economica registrate in questi due anni di pandemia, inoltre, hanno determinato problemi di scarsità di manodopera in diverse aree, e un turnover più o meno forzato che ha prodotto, per chi cerca lavoro oggi, numerose opportunità di inserimento.
Jobtech, (https://jobtech.it), prima agenzia italiana per il lavoro tutta digitale, ha analizzato gli annunci di lavoro in somministrazione nel mondo del retail, della logistica, del call center, dell’hospitality e dell’Ho.Re.Ca. scoprendo quali sono le cinque professioni con più opportunità di lavoro in somministrazione per il 2022.
Picker (e packer) per i dark store. I dark store sono la nuova frontiera del digital retail: sono quei punti vendita che si occupano esclusivamente dello shopping online. Non sono ancora popolari come la loro controparte tradizionale, ma rappresentano un fenomeno in enorme crescita, con ripercussioni in positivo nel mondo del lavoro. Secondo le stime di Jobtech questo nuovo settore è pronto ad assumere migliaia di dipendenti in tutta Italia. È prevista la creazione di micro centri di distribuzione di quartiere in cui lavoreranno solo rider, ‘picker’ – persone deputate alla preparazione degli ordini – ‘packer’ (i magazzinieri) e store manager.
Il cambiamento demografico, il progresso tecnologico, la digitalizzazione e la pandemia stanno trasformando notevolmente il lavoro nel settore della logistica, che non è mai stato così strategico e tecnologico.
Il responsabile della logistica di un’azienda diventa così un ‘responsabile della soddisfazione del cliente’, perché rappresenta l’anello di congiunzione con il consumatore finale, e ne determina per larga parte il livello di apprezzamento del servizio: l’analisi e l’automazione nei centri di evasione ordini aumenteranno la gamma di opzioni disponibili per costruire un carico, pianificare un percorso e confermare la disponibilità del cliente a ricevere la spedizione. Tutto ciò richiede personale formato, digitale ed esperto: i lavoratori che lo sono hanno davanti numerose opportunità di inserimento nei prossimi mesi.
Se il settore della ristorazione è stato, nel 2021, al centro di numerosi dibattiti che hanno coinvolto datori di lavoro, associazioni di categoria, difensori del reddito di cittadinanza e operatori precari, quel che resta a fine anno è la consapevolezza che la pandemia ha stravolto il comparto, producendo un drastico turnover della forza lavoro. Ciò comporterà, per il 2022, una spinta alle assunzioni di camerieri, barman, chef e pizzaioli. Le opportunità non mancheranno soprattutto per professionisti con esperienza, a cui si devono però garantire tutele e diritti.
Una delle cause della ‘Great Resignation’, rivelano le analisi, è la richiesta di un miglior bilanciamento tra vita e lavoro. Poter lavorare da remoto, in questo senso, rappresenta una forte leva per rendere più appetibile un posto di lavoro: i sostenitori della Yolo Economy – You Only Live Once, si vive una volta sola – potranno contare sulle numerose opportunità da remoto offerte dal mondo dei call center. Sono sempre di più, infatti, gli annunci relativi a lavori nel customer care o nelle inside sales, ma gestiti completamente da casa.
Quello della contabilità è un settore che si è rivelato particolarmente appetibile per i lavoratori in cerca nel 2021: in primis le donne e chi cerca opportunità di remote working. Richiede precisione, organizzazione e time management, oltre che competenze informatiche di buon livello. Nel 2022 ci saranno opportunità soprattutto per chi, oltre a queste skill, vanterà competenze nella sostenibilità: i contabili saranno sempre più strategici nel definire un approccio green dell’azienda, identificando le aree in cui è possibile ridurre i consumi e gli sprechi, o promuovendo operazioni volte a ridurre l’impatto ambientale del posto di lavoro.
Fonte: Adnkronos