La protezione civile sbaglia. In Italia i contagiati sono 208mila

La protezione civile sbaglia. In Italia i contagiati sono 208mila

I dati ufficiali che ogni sera vengono resi pubblici dalla Protezione civile parlano di 80.539 casi di contagio in Italia, ma queste cifre sono sottostimate. In Italia si fanno tamponi solo ai sintomatici e a chi ha avuto contatti diretti con una persona con il Covid 19 conclamato. Il risultato è che ci sono migliaia di persone infette che magari non sanno nemmeno di esserlo. Ma allora quanti sono davvero i contagiati?

E’ difficile dirlo, ma c’è chi ci prova. La Fondazione Gimbe, organizzazione che si occupa di mettere le evidenze scientifiche al servizio dei decisori politici, ha stimato che oggi in Italia ci sarebbero 208.360 casi. Per calcolare questa cifra è partita dai dati epidemiologici cinesi che suddividevano così la popolazione infetta: 81% casi lievi, 15% ospedalizzati e 5% in terapia intensiva. Riparametrando queste percentuali alla nostra attuale situazione (e per adesso non c’è alcun segnale per cui noi dovremmo avere una situazione diversa da quella della Cina) spuntano così altri 128.000 casi sommersi. Si tratta di persone che attualmente stanno a casa, magari con qualche linea di febbre o addirittura senza alcun sintomo, eppure contagiate dal virus. Persone che sfuggono alle statistiche della Protezione civile e anche allo monitoraggio della popolazione che arriva dagli ospedali.

Aggiungere ai calcoli il 65% dei casi che oggi sono sommersi rende più verosimile il tasso di letalità della malattia (deceduti sul numero di contagiati). Se oggi, secondo le statistiche si aggira attorno al 10,1%, aggiungendo i sommersi si abbassa drasticamente al 3,9%.