di Giovanna La Monaca
Corre l’inflazione in Italia. A novembre è salita del 3,8% secondo le ultime stime dell’Istat, un livello che non si registrava da settembre del 2008. A pesare i prezzi dei beni energetici, alimentari e dei servizi dei trasporti. Crescono i prezzi dei beni alimentari, di quelli per la cura della casa e della persona (da +1,0% a +1,4%) e di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +3,1% a +3,8%).
LA SPESA PER FAMIGLIA – Gli aumenti di novembre complessivamente, secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori peseranno su ogni famiglia per +1.132,40 euro annui. Gli aspetti che preoccupano maggiormente sono i forti rincari su beni primari quali energia elettrica, gas, carburanti e alimentari: secondo le stime del nostro Osservatorio i rincari dovuti a tali voci ammontano ad oltre 551,65 euro annui. Un’impennata simile dei prezzi non potrà che influire negativamente sui consumi natalizi, per i quali si prevede una frenata, oltre che sulle condizioni delle famiglie già fortemente compromesse dalla crisi determinata dalla pandemia.
L’INFLAZIONE IN EUROPA – L’inflazione annua nell’area euro è prevista al 4,9% a novembre, in rialzo dal 4,1% di ottobre, secondo la stima flash di Eurostat. Il rialzo dei prezzi al consumo è superiore al consensus, la media delle attese degli analisti. In Germania è stimata al 6%, in Italia al 4%. L’inflazione core, depurata dalle componenti più volatili (cibo, energia, alcolici e tabacchi), è salita al 2,6% in novembre, dal 2% di ottobre.
Fonte: Adnkronos