Grosseto, 200mila euro a fondo perduto per le micro e piccole imprese locali

Grosseto, 200mila euro a fondo perduto per le micro e piccole imprese locali

di Renata Narcisi

L’ufficio Attività produttive del Comune di Grosseto mette a disposizione delle micro e piccole imprese locali 200mila euro a fondo perduto per sostenere il tessuto economico del territorio, nella logica dell’economia circolare.

A causa del Covid-19 le imprese si sono trovate a dover gestire situazioni di grave difficoltà economica e finanziaria, con forti ripercussioni sulla loro redditività. Con questo tipo di contributo, sostenuto dalle associazioni di categoria, dagli ordini professionali e dalla Consulta della disabilità, intendono garantire un sostegno effettivo alle micro e piccole imprese del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura presenti nel comune.

Il finanziamento dovrà coprire spese sostenute per attività di marketing e promozione, abbattimento delle barriere architettoniche o misure di sicurezza per contrastare la diffusione del Coronavirus, da mettere in atto avvalendosi di professionisti locali, così da creare un circuito virtuoso di economia circolare. L’obiettivo è agevolare la ricostruzione economica territoriale, favorendo sia la ripartenza, sia l’avvio di nuove attività.

Sono previsti due scaglioni: uno fino a 1500 euro per le microimprese e uno fino a 3mila euro per le piccole imprese. Possono presentare domanda per il contributo le micro e piccole imprese che non hanno già beneficiato del prestito d’onore e che nell’arco del 2021 hanno intrapreso o intraprenderanno azioni finalizzate a far ripartire l’economia del territorio, con iniziative di promozione, rinnovamento e adeguamento della propria immagine e/o del proprio esercizio attraverso sistemi di comunicazione e marketing innovativi, iniziative volte a migliorare l’accessibilità alle persone disabili e nuove misure di sicurezza legate al contenimento del contagio da Covid-19. Tutto ciò avvalendosi di agenzie, aziende, operatori o liberi professionisti presenti sul territorio comunale, così da creare un’economia circolare locale.

Fonte: Adnkronos