L’ultima pila gigante, la 18esima del nuovo ponte di Genova è stata completata. Come le altre, è  in cemento armato e alta 40 metri. Tutte assieme sorreggeranno il ponte costruito dalla joint venture Pergenova tra Salini Impregilo e Fincantieri. La prima fondazione è stata iniziata il 24 giugno 2019 e in pochi mesi sono state eseguite le sottofondazioni, le fondazioni e le elevazioni, con una media di circa tre pile al mese, fa presente Salini Impregilo. Si tratta di “un’opera unica sotto tanti punti di vista: la componente innovativa e sostenibile, i tempi di realizzazione, la pressione e l’attenzione dell’opinione pubblica, l’attenzione alla qualità e alla sicurezza delle lavorazioni, e naturalmente la sua stessa ragion d’essere”, ha commentato l’amministratore delegato di Salini Impregilo Pietro Salini. 

Costruire quest’opera– prosegue l’ad- è come indossare i colori della Nazionale. C’è la spinta di milioni di persone che guardano e tifano perché tutti insieme riusciamo a vincere la sfida che ci siamo posti per il Paese. E questa è la soddisfazione più grande per chi fa il nostro lavoro”. Ma “non è un miracolo, è il frutto di una potenzialità inespressa delle grandi aziende italiane”, sottolinea. Perché “nel nostro Paese esistono eccellenze in grado di realizzare grandi opere in tempi brevi, attendono solo l’opportunità di farlo. Questa è la visione che abbiamo avuto con Progetto Italia, per far ripartire le opere e creare occupazione”, conclude ringraziando le maestranze, gli ingegneri e i lavoratori “che a vario titolo animano questo sforzo comune e che sono i nostri eroi”.

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