di Giuseppe Rizzo
“Verso un nuovo tempo” è il progetto con cui Santa Croce si prepara ad affrontare la ripartenza. L’Opera di Santa Croce e la Comunità Francescana – in stretta collaborazione con la Prefettura di Firenze in rappresentanza del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno e il Comune di Firenze, proprietari del complesso monumentale – hanno messo a punto una nuova strategia di valorizzazione e di gestione che mette in primo piano l’unitarietà e l’unicità del complesso monumentale e mira al superamento di forme di fruizione caratteristiche del turismo mordi e fuggi.
Il nuovo percorso di accoglienza e di visita – per cui è previsto un investimento complessivo di circa 1 milione di euro – partirà da piazza Santa Croce. Il visitatore farà il suo ingresso dal grande cancello che si apre sul primo chiostro e non più sul lato di Largo Bargellini, da dove invece è prevista l’uscita a fine visita.
L’obiettivo del progetto, curato dallo Studio Guicciardini & Magni Architetti, è quello di migliorare la qualità dell’esperienza di incontro con il complesso monumentale e di far comprendere al pubblico, rispettando i diversi stili di visita e gli interessi personali, lo straordinario intreccio di spiritualità, arte e storia che caratterizza Santa Croce.
Alla luce di questo nuovo percorso si desidera di far comprendere maggiormente il senso dei luoghi nella loro valenza francescana e spirituale. I visitatori potranno seguire un percorso introduttivo allestito negli splendidi spazi dei primi ambienti che incontrano (Cenacolo, Cenacolo d’Inverno, Cappella Cerchi), che permetterà di prendere poi consapevolezza nel modo migliore dei chiostri, della Cappella Pazzi e della stessa basilica, riconnettendo la bellezza delle opere d’arte ai valori e alla storia cui sono legate e garantendo modalità di visita maggiormente rispettose degli spazi dedicati al culto.
L’intervento prevede inoltre l’abbattimento delle principali barriere architettoniche e il recupero del magnifico loggiato del primo chiostro, che consentirà di presentare opere attualmente non esposte e offrirà nuovi suggestivi punti di vista sulla cappella Pazzi e la basilica. Il salto di quota tra il primo chiostro e il loggiato della basilica sarà risolto con la realizzazione di una nuova scala e di un ascensore, senza alterare la percezione dell’architettura complessiva.
Fonte Adnkronos