Pure i droni a caccia dei furbetti della quarantena

Pure i droni a caccia dei furbetti della quarantena

E’ arrivato l’ok ufficiale. L’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, ha dato il via libera all’uso in deroga dei droni per monitorare gli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale «nell’ottica di garantire il contenimento dell’emergenza epidemiologica coronavirus». E’ quanto prevede la nota inviata ai ministeri dell’Interno, dei Trasporti e della Giustizia, allo Stato Maggiore dell’Aeronautica, all’Enav, all’Associazione nazionale dei comuni italiani e ai Comandi delle polizie locali.

«Considerate le esigenze manifestate da numerosi Comandi di polizie locali», si legge nel documento, fino al 3 aprile 2020 si dispone che «le operazioni condotte con sistemi aeromobili a pilotaggio remoto con mezzi aerei di massa operativa al decollo inferiore a 25 kg, nella disponibilità dei Comandi di polizia locale ed impiegati per le attività di monitoraggio» in questione, «potranno essere condotte in deroga ai requisiti di registrazione e di identificazione» fissate dall’articolo 8 del Regolamento Enac «Mezzi aerei a pilotaggio remoto» edizione 3 dell’11 novembre 2019. 

Sono già diversi i comuni che si sono attrezzati . «A Roma questa mattina i vigili hanno fatto oltre 7 mila controlli, di cui più di 5 mila su macchine in transito». Lo rende noto su Facebook la sindaca Virginia Raggi, che specifica che «gli agenti hanno verificato anche negozi e parchi. Al parco della Caffarella, insieme alla Protezione Civile, hanno usato anche dei droni».