Crolla il settore manifatturiero tedesco

Crolla il settore manifatturiero tedesco

Disastro in vista. Intanto avvio in calo per le principali Borse europee. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,29%, a Francoforte il Dax perde lo 0,40%, a Parigi il Cac 40 segna -0,44% mentre a Londra il Ftse 100 resta sulla parità. Lo spread tra Btp e Bund apre a 244 punti. Pesa sui mercati la decisione di ieri della Corte Costituzionale tedesca che ha chiesto alla Banca Centrale Europea di fornire chiarimenti sul suo programma di acquisto titoli entro tre mesi. Sul fronte macroeconomico, in Germania gli ordinativi industriali sono crollati a marzo del 15,6% su base mensile dopo un calo dell’1,2% nel mese precedente, registrando la contrazione più marcata dal 1991.

A Piazza Affari soffrono i titoli del settore bancario sulla notizia che Unicredit ha chiuso il primo trimestre con una perdita di 2,71 miliardi di euro. Unicredit perde lo 0,68%, Bper Banca l’1,05% e Ubi Banca lo 0,82%.

Le principali Borse asiatiche chiudono la seduta contrastate, con molti investitori che restano cauti sulle nuove tensioni Usa-Cina a causa del coronavirus. A Hong Kong l’indice Hang Seng sale dell’1,31%, a Seoul il Kospi guadagna l’1,76%, a Shanghai il Composite segna +0,63% mentre il Composite a Shenzhen cresce dell’ 1,51%. Controcorrente la Borsa di Sydney con l’Asx 200 in calo a -0,42% nonostante le vendite al dettaglio in Australia nel mese di Marzo siano aumentate dell’8,5% rispetto al mese precedente, registrando la crescita maggiore di sempre. La Borsa di Tokyo oggi resta chiusa per festività.

I futures sugli indici Usa sono deboli, con lo S&P 500 a +0,50%, dopo che il vicepresidente della Federal Reserve Richard Clarida ha sottolineato in un’intervista a Cnbc che un maggiore sostegno all’economia potrebbe essere necessario da parte della Fed e anche da parte della politica fiscale in base a come si evolverà l’emergenza coronavirus.