Coronavirus, due senatori positivi

Coronavirus, due senatori positivi

Allarme Coronavirus nel M5S. La notizia rimbalza come un tuono nelle chat grilline: due senatori sono risultati positivi. Scoppia il panico, tutti provano a capire chi sono i colleghi contagiati, poi arriva l’ordine di sottoporsi al tampone per capire se il virus è stato trasmesso. In poche ore arrivano i nomi, si tratta di Marco Croatti e Francesco Mollame. E la tensione sale oltre i livelli di guardia quando si viene a sapere che uno dei due, Croatti, ha preso parte, la scorsa settimana, all’assemblea congiunta dei portavoce pentastellati con il capo politico, Vito Crimi. Dunque, anche i deputati sono a rischio. Anche se il parlamentare prova a rassicurare tutti con un post su Facebook: “Ero munito di mascherina e nel rispetto del distanziamento sociale nei confronti dei presenti”.

E andata peggio al suo collega, che sempre attraverso i canali social racconta la sua esperienza: “Confesso di essere stato fortunato nella mia vita non avendo sofferto mai per gravi patologie… mai stato così male; questo virus è proprio una gran brutta bestia”. Anche Mollame ha partecipato alla congiunta di giovedì scorso, ma in videoconferenza. E per fortuna – è il caso di dirlo – il senatore M5S non frequenta i locali del Senato dal 10 settembre, come fa sapere una nota dei questori di Palazzo Madama. Nel frattempo, mentre la notizia rimbalza ovunque, a tempo di record vengono sconvocate audizioni e sedute di commissione per ricostruire la ‘mappatura’ dei contatti stretti avuti dai parlamentari contagiati. Lo stop alle attività, però, provoca la reazione delle altre forze politiche.

Come Italia viva, che per bocca del suo capogruppo, Davide Faraone, lancia un appello a non chiudere: “I cittadini hanno bisogno che siano approvati provvedimenti urgenti, occorre andare avanti in sicurezza ma senza paura”. A stretto giro di posta, poi, arriva la comunicazione di Maria Elisabetta Alberti Casellati: “Il Senato è aperto e non ho nessuna intenzione di chiudere”, sgombra il campo la presidente. “Non l’ho fatto neppure nel periodo più acuto della pandemia e sarebbe assurdo che succedesse adesso”, aggiunge, spiegando che la decisione di sospendere i lavori è dettata dai protocolli di sicurezza sanitaria, “ma domani tutto dovrebbe tornare alla normalità”. Infatti, Palazzo Madama riparte alle 9.30 del mattino, con la Conferenza dei capigruppo.