di Cristiano Arcuri
Con la riapertura totale della ristorazione al chiuso e all’esterno dal primo giugno si prepara una estate a tavola da 30 miliardi di euro nei 360mila bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi aperti lungo tutta la Penisola. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sull’impatto delle nuove norme anti Covid.
A beneficiarne è a cascata l’intero sistema agroalimentare con ben oltre un milione di chili di vino e cibi invenduti dall’inizio della pandemia. Si stima che 330mila tonnellate di carne bovina, 270mila tonnellate di pesce e frutti di mare e circa 220 milioni di bottiglie di vino non siano mai arrivati nell’ultimo anno sulle tavole dei locali costretti ad un logorante stop and go senza la possibilità di programmare gli acquisti anche per prodotti fortemente deperibili.
La drastica riduzione dell’attività ha pesato infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato e ad essere stati più colpiti sono i prodotti di alta gamma.
Al risultato economico ed occupazionale si aggiunge la salvezza delle specialità dell’enogastronomia locale, dai formaggi ai salumi fino ai dolci che rischiavano di scomparire per la mancanza di sbocchi di mercato con l’assenza di turisti e la chiusura di ristoranti e agriturismi.
Il cibo infatti è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per street food o specialità enogastronomiche, senza dimenticare i souvenir.
Lo stesso cibo rappresenta per molti turisti la principale motivazione del viaggio in Italia che è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica.
Fonte LaPresse