di Ilaria Ercole
L’88% degli italiani ritiene che il contrasto dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze sia la sfida principale del XXI secolo , i punti percentuali in più rispetto alla media dell’Ue (81%) sono sette. Gli italiani, infatti, percepiscono l’impatto dei cambiamenti climatici sulla propria vita quotidiana in misura maggiore rispetto ad altri cittadini europei (91% contro 77%). E’ quanto emerge dalla prima pubblicazione dell’Indagine della Bei sul clima per la stagione 2021-2022 che esamina le opinioni dei cittadini sui cambiamenti climatici.
Stando allo studio, gli italiani sono scettici riguardo alla capacità del loro governo di contrastare i cambiamenti climatici. L’86% degli italiani ritiene di essere più preoccupato dell’emergenza climatica di quanto non lo sia il governo. Si tratta di un dato superiore alla media europea (75%) di 11 punti percentuali; se si considerano poi le persone politicamente orientate a sinistra, la percentuale sale di sei punti raggiungendo il 92%. Se il 51% dei cittadini europei ritiene che il governo del proprio paese non si adoperi a sufficienza per indurre cittadini e imprese a modificare i loro comportamenti, nel caso degli italiani la percentuale sale al 57%. Pertanto, solo una minoranza (45%) ritiene che l’Italia riuscirà a ridurre drasticamente le proprie emissioni di carbonio entro il 2050, rispettando così gli impegni dell’Accordo di Parigi.
L’81% degli italiani (un punto in più rispetto all’anno scorso) è favorevole a misure governative più stringenti, analoghe a quelle attuate per contrastare la crisi Covid, che obblighino le persone a modificare i propri comportamenti in nome della lotta ai cambiamenti climatici.
Fonte: Adnkronos