di Giuseppe Gallo
Dopo i disastri ambientali registrati nel 2021 e Cop26, il climate change è considerato dal 78% degli italiani un problema più grave di quanto si pensi, e per l’82% gli Stati di tutto il mondo devono porvi rimedio con la massima urgenza. Nell’attesa, il 97% si dice disposto a cambiare almeno alcune delle proprie abitudini. E’ quanto emerso da un’indagine Coop-Nomisma sul 2022. Tutti, però, sono ancora alla ricerca di concrete soluzioni pratiche per rendere più sostenibile la loro vita quotidiana: gli italiani sono disposti a acquistare lampadine a basso consumo (pensa di farlo l’80% del campione), ed eviterebbe gli sprechi alimentari (61%), ma solo il 18% rinuncerebbe alla lavastoviglie. Il 15% sceglierebbe l’usato e appena il 14% ridurrebbe l’uso della lavatrice.
Più propensi a guardare al loro nuovo futuro invece che al loro difficile presente gli italiani vedono con fiducia alle nuove promesse del progresso tecnologico. Così quasi 9 italiani su 10 si immaginano nello spazio entro il 2050 e 6 su 10, se potessero, manderebbero già oggi cartoline dalla Luna. Entro il 2030 la realtà virtuale farà parte della quotidianità per il 57% degli intervistati, nello stesso periodo per 4 italiani su 10 la carne sintetica sarà consuetudine sulle nostre tavole e sulle nostre strade circoleranno auto a guida autonoma per un intervistato su tre (37%). Per gli esperti, invece, nei prossimi 10 anni saranno le nuove fonti energetiche (58%) e poi big data (38%) e biotecnologie (35%) a determinare i maggiori impatti economici e sociali.
A pagare invece le incertezze della pandemia e dell’economia è soprattutto il tempo libero. Diffidenti sulla reale disponibilità economica futura e sulle restrizioni che saranno imposte, gli italiani nel 2022 tagliano su ristoranti e bar (il saldo tra chi ci andrà di più e chi lo farà di meno è -13%), concerti e spettacoli (-12%), cinema (-10%), teatri e musei (-9%). Preferite le soluzioni fruibili da casa (film, ecommerce, smart working).
Fonte: Adnkronos