Arrivano gli infermieri. Ma di mascherine non se ne parla

Arrivano gli infermieri. Ma di mascherine non se ne parla

Dopo quella dei medici nasce l’Unità infermieristica per Covid-19: 500 infermieri volontari per le zone più colpite. Una task force di infermieri volontari (selezionati in base alle esperienze professionali “ritenute necessarie” tra le domande che arriveranno entro le 20 di oggi sul sito della Protezione civile) farà parte di “Infermieri per COVID” e saranno destinati dalla Protezione civile alle Regioni più colpite dal coronavirus. A questi infermieri, siano essi dipendenti del Ssn, di strutture private anche non accreditate con questo o liberi professionisti, verranno corrisposti 200 euro al giorno oltre allo stipendio o al guadagno già percepito e se non assicurati in modo specifico a questo ci penserà la Protezione civile che rimborserà loro anche le spese di viaggio.

Per far parte della task force non serve l’autorizzazione del servizio sanitario regionale di appartenenza, ma per i dipendenti, con contratti di qualunque tipologia, l’assenso della struttura da cui dipendono. “Una scelta obbligata – commenta Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche – perché si affianca alla task force analoga di 300 medici, professioni tutte che si sono dimostrate sul campo indispensabili per poter affrontare la pandemia, soprattutto nelle Regioni dove ormai si è al punto di saturazione”.