Sospensione degli adempimenti tributari per il periodo dall’8 marzo al 31 maggio 2020. Mentre lo stop ai versamenti tributari è parametrato alle dimensioni delle imprese. Bonus di 100 euro nella retribuzione per chi ha lavorato nel mese di marzo, indennizzi da 500 euro per le partite Iva. Stop ai versamenti delle ritenute alla fonte per le imprese di turismo, sport, arte, cultura, trasporto, ristorazione ed educazione. Credito di imposta alle imprese per i costi di sanificazione degli ambienti di lavoro. Disciplina fiscale ad hoc per le donazioni per l’emergenza corona virus.
Sono queste alcune delle novità fiscali nell’ultima bozza del decreto legge da 17 miliardi. Stop, dunque, per tutti agli adempimenti fiscali. Versamenti, blocco a seconda del fatturato. Sospensione dei versamenti tributari, ritenute e addizionali regionali e comunali per i titolari di partite Iva con ricavi entro i 2 mln di euro, per il periodo che va dall’ 8 marzo al 31 maggio 2020. Nel provvedimento si prevede per i soggetti, invece, di più ridotte dimensioni (con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000) che, nel periodo di imposta precedente a quello in corso alla data di entrata del decreto, e che nel mese precedente non hanno sostenuto spese per prestazioni di lavoro dipendente o assimilato, scatta il non assoggettamento alle ritenute d’acconto, nonché a quelle previste a titolo d’imposta e a titolo d’acconto da parte del sostituto d’imposta, in relazione ai ricavi e ai compensi percepiti nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore e il 30 aprile 2020.
L’ammontare delle ritenute d’acconto non operate dai sostituti è versato direttamente dal contribuente in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi.
Prorogati anche al 20 marzo 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi, i termini dei versamenti verso le amministrazioni pubbliche in scadenza il 16 marzo 2020.