Altri 325 milioni pronti ad essere buttati sulle Vele di Calatrava

Altri 325 milioni pronti ad essere buttati sulle Vele di Calatrava

di Sandro Simoncini

È il nuovo regalo che questo governo ha tentato di inserire nella legge di bilancio.

Siamo tutti d’accordo nel completamento delle cattedrali nel deserto e nella necessità di ricollocare queste opere abbandonate, a volte rimaste incompiute, o sulle quali sono stati sprecati molti soldi pubblici; ma investire altri soldi su “Le vele di Calatrava, una mastodontica costruzione a vetri posta nella periferia isolata di roma est, è un’idea che nasce male in partenza.

Sappiamo bene che il costo iniziale delle opere pubbliche finisce sempre per raddoppiare e il governo tenta di stanziare altri 325 milioni per completare il costoso intervento di un progetto abbandonato, architettonicamente apprezzabile ma praticamente ingestibile.

Il problema di questo progetto è proprio la futura gestione di un immobile totalmente in vetro difficile da scaldare d’inverno e ancora piu difficile da rinfrescare in estate.

In italia vengono messi a bando solo progetti di massima sui quali spesso non si ha idea del definitivo e ancor meno della gestione.

Prendiamo atto del fallimento e gestiamo diversamente le somme disponibili in un momento in cui servono risorse economiche per far partire l’italia.

Siamo nel 2020, servono progetti autosufficienti e sostenibili dove l’elemento trainante sia l’auto generazione di energia e non lo spreco.

Investiamo su progetti sostenibili non sosteniamo progetti inservibili.