di Antonello Ardito
È una grande piazza corredata di panchine circolari ad aprire le porte al nuovo complesso ospedaliero del Policlinico di Bari Asclepios 3.
Il progetto e’ stato firmato dall’architetto spagnolo Albert de Pineda, ritenuto uno dei massimi esperti di progettazione ospedaliera, che ha partecipato al sopralluogo nel cantiere insieme al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, e al rettore dell’Università, Stefano Bronzini.
Questo è l’ospedale del futuro perché è un ospedale pensato per l’umanizzazione, è un ambiente che accoglie il paziente, non e’ uno spazio aggressivo come la maggior parte degli ospedali, è un ospedale amico.
La progettazione di Asclepios 3 e’ stata effettuata seguendo i canoni dell’ospedale modello, porgendo particolare attenzione agli aspetti di umanizzazione, socialità, interattività, appropriatezza, affidabilità e innovazione.
L’edificio, in tutto 27mila metri quadri e quasi 200 posti letto dotato di sale operatorie, ospiterà il complesso chirurgico e dell’emergenza dei dipartimenti ad attività integrata.
Hanno quasi terminato una delle opere più importanti del sistema ospedaliero della Puglia e per il Policlinico di Bari che e’ l’hub ospedaliero centrale della regione. È un lavoro di grande profilo, si potrebbe persino discutere di architettura oggi perché si tratta di un segno architettonico di grande rilievo.
Stanno già pensando all’organizzazione con l’obiettivo di abitare il nuovo padiglione entro la fine dell’anno. Asclepios 3 è una struttura modernissima con ambienti dedicati alle procedure chirurgiche che servirà a dare una risposta all’esigenza di spazi tecnologicamente avanzati di cui il Policlinico ha bisogno.
Fonte: Dire