Sostenibilità, sentiment negativo nei social

Sostenibilità, sentiment negativo nei social

di Cristiano Arcuri

Il 73% delle interazioni sui social network in tema di sostenibilità esprime un sentiment negativo, dettato dalla percezione di inefficienza rispetto a quanto fatto da aziende e istituzioni nonostante la crescente preoccupazione per il riscaldamento climatico. A trainare le conversazioni sui social il sentiment di disapprovazione (64%), seguito da rabbia (17%), tristezza (5%) e paura (2%). Si ferma al 27%, invece, l’apprezzamento per le iniziative messe in atto dalle aziende in ambito di transizione ecologica.

Questi i risultati della prima Social Sentiment Analysis di PwC Italia in tema di sostenibilità, realizzata dal Team Innovation con il coordinamento di Gaia Giussani, ESG Director, condotta su oltre 160.000 conversazioni e 115.162 post fra circa 30.000 utenti attivi sui principali social network -Twitter, Instagram e Facebook- e sul web, da marzo 2020 a settembre 2021.

Con il 47% di attività sui social, i Millennial sono la generazione più attenta alla sostenibilità delle aziende e i più attivi nella richiesta di call2action, trasparenza e responsabilità ai player del mondo aziendale. Fra questi l’88% sono donne. I temi più discussi: Climate Change, Net Zero, Rinnovabili e Finanza sostenibile. Con il 40% delle interazioni social, il cambiamento climatico è l’argomento più discusso nelle conversazioni sui social (40% delle conversazioni sulla sostenibilità) registrando oltre 10.500 post e commenti, a fronte di circa 13.000 notizie di siti web e giornali online, e un sentiment negativo del 77%. Sono preoccupati per il futuro del pianeta: il 23% chatta con sentiment positivo sulle iniziative di sostenibilità di enti pubblici e privati, come ad esempio l’International Earth Day.

Fonte: Adnkronos