Reclusi fino al 3 maggio. Confindustria se ne farà una ragione. Di salute

Reclusi fino al 3 maggio. Confindustria se ne farà una ragione. Di salute

Il lockdown verrà prolungato fino al 3 maggio. Saranno valutate solo “poche riaperture mirate”, soprattutto per quanto riguarda i settori collegati ad attività “essenziali e indispensabili”. Per esempio quelli legati al manifatturiero, alla meccanica, alla farmaceutica, alla filiera agroalimentare. Forse riapriranno i battenti alcuni esercizi commerciali come cartolibrerie e librerie.

A supportare il governo nelle decisioni su tempi e modalità per un riavvio delle attività produttive ci sarà una “cabina di regia con le parti sociali ed esperti” che affiancherà il comitato tecnico scientifico. Per il secondo step – ovvero un allentamento delle misure per la circolazione delle persone – bisognerà pazientare fino al 4 maggio. Obiettivo del governo è quello di evitare che i ponti del 25 aprile e del primo maggio diventino una bomba a orologeria per i contagi.

Intanto l’esecutivo deve mettere a punto il nuovo Dpcm sulla proroga delle misure restrittive che scadono il 13 aprile. Gli spazi per allentarle ora non ci sono, il rischio è vanificare i risultati ottenuti finora. Saranno possibili solo piccoli “aggiustamenti”. Le parole d’ordine rimangono le stesse: gradualità e prudenza. “Gli esperti hanno confermato che la curva dei contagi sta rallentando ma non possiamo passare da un lockdown a liberalizzare tutte le attività, deve essere un passaggio graduale”, se il trend venisse confermato “potremmo iniziare ad allentare alcune misure già dalla fine di questo mese”. E’ questa la linea che il premier Giuseppe Conte ha illustrato in mattinata alla Bbc, ribadita a ora di pranzo ai capi delegazione della maggioranza e nel pomeriggio alle parti sociali e ai governatori, Anci e Upi.