Di Renata Narcisi
A partire dal 1° gennaio 2024, una nuova legge impone una tassazione del 26% sulla plusvalenza realizzata dalla vendita di un immobile entro 10 anni dalla fine dei lavori agevolati dal superbonus. Questa plusvalenza è calcolata considerando il tempo trascorso dalla fine dei lavori alla vendita.
La norma si applica a tutti gli immobili che hanno beneficiato del superbonus, indipendentemente da chi ha effettuato i lavori. La tassazione è valida anche se i lavori riguardano solo le parti comuni dell’edificio. La plusvalenza tassata è solo quella derivante dalla prima cessione onerosa entro 10 anni dalla conclusione dei lavori, con esenzioni per immobili acquisiti per successione o usati come abitazione principale.
Il calcolo della plusvalenza tiene conto del prezzo di vendita e del costo di acquisto o costruzione dell’immobile, con particolari criteri per i lavori agevolati dal superbonus. Se la vendita avviene entro 5 anni dalla fine dei lavori, i costi dei lavori non sono deducibili dalla plusvalenza se il superbonus è stato del 110% e sono state esercitate opzioni di sconto o cessione del credito. Se la vendita avviene dopo 5 anni, il 50% delle spese sostenute è considerato nel calcolo dei costi inerenti all’immobile.