Il cibo non si butta, 10 grandi chef in campo contro lo spreco

Il cibo non si butta, 10 grandi chef in campo contro lo spreco

di Elisabetta Farini

Dall’alta cucina fino ai fornelli di casa, il cibo non si butta: da questo presupposto è partita lo scorso anno, in occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, la campagna che ha coinvolto alcuni dei grandi nomi della cucina italiana con l’obiettivo è sensibilizzare il consumatore sull’impatto che anche le piccole azioni, come appunto quella di ‘salvare’ e non sprecare un piatto, possono avere per il nostro pianeta. E per spiegarlo nel modo più chiaro e immediato possibile, entrano in gioco dieci grandi Chef della cucina italiana, che eccezionalmente il 29 settembre renderanno disponibili delle ‘Chef Box’, le quali a differenza delle Magic box Too good to go classiche, conterranno un vero e proprio piatto antispreco, accompagnato dalla ricetta e dal conteggio delle CO2e emesse dai vari alimenti.

Come riportato da Project Drawdown, se lo spreco alimentare venisse ridotto del 50% entro il 2100, si potrebbe rimanere nel target di un aumento di 2°C, evitando così ulteriori danni e problematiche legate all’innalzamento delle temperature, che, come è stato attestato proprio ad agosto 2021 dall’ultimo rapporto dell’Ipcc, sono riconducibili in primis all’intervento dell’uomo. Ed è proprio nelle cucine di casa che in Europa viene prodotto il 53% dello spreco alimentare: in un survey promosso da Too good to go e YouGov è la maggioranza (77%) degli stessi intervistati ad indicare nei consumatori i primi a dover responsabilizzarsi e agire per contrastare gli sprechi.

Attraverso un video ironico, realizzato presso il ristorante Cracco ai Navigli di Milano, è lo Chef Carlo Cracco a sottolineare che ‘il vero valore del cibo’, è quantificabile, anche e soprattutto, nel suo impatto ambientale. Mostrando ai propri clienti il conto delle CO2e per ogni piatto, grazie a una piccola provocazione, rende chiaro agli ospiti e agli spettatori l’importanza di consapevolizzarsi su quello che comporta, in termini di risorse ed emissioni, ciò che ogni giorno viene portato in tavola e, di conseguenza, quanto sia fondamentale eliminare quell’8% di emissioni di gas effetto serra dovute proprio allo spreco alimentare.

Fonte: Adnkronos