Di Renata Sanone
Il concetto di falsi crediti legati al Superbonus è al centro di dibattiti legali e fiscali. Se questi crediti rimangono nel “cassetto fiscale” e non vengono utilizzati o ceduti, tecnicamente non si configurerebbe una truffa.
La truffa, infatti, si verifica quando i crediti inesistenti vengono effettivamente utilizzati per ottenere benefici fiscali indebiti o vengono venduti a terzi.
Se i crediti falsi rimangono inutilizzati, non si concretizza il danno finanziario nei confronti dell’erario, elemento necessario per configurare il reato di truffa. Tuttavia, la semplice esistenza di tali crediti falsi potrebbe comunque implicare altre irregolarità o violazioni amministrative.