di Federica Unnia
La superficie e il volume del ghiacciaio della Marmolada continuano a ridursi. Lo confermano le misurazioni annuali condotte sulla fronte del ghiacciaio da geografi e glaciologi dell’Università di Padova, che tratteggiano di anno in anno un quadro sempre più fosco sullo stato di salute del più importante ghiacciaio delle Dolomiti.
Le misure si svolgono tradizionalmente andando a registrare la posizione delle fronti glaciali rispetto a dei segnali noti. Accanto a queste, oggi si impiegano tecnologie all’avanguardia che consentono di esplorare l’interno del ghiacciaio e quindi determinare i volumi in gioco. Nel caso della Marmolada, quello che si registra è che il volume perduto in cent’anni arriva quasi al 90%, dato estremamente significativo.
Che i ghiacciai delle Dolomiti siano in ritiro è sotto gli occhi di tutti. Misurare l’evoluzione dei ghiacciai è importante sia dal punto di vista numerico, scientifico, che storico e culturale. Arpav fa monitoraggio ambientale dei parametri della neve e dell’aria per dare risposta al mondo scientifico, ma anche per dare una giusta e corretta informazione al pubblico che osserva questi ghiacciai in arretramento sempre più piccoli, segnale di qualcosa che sta cambiando nel nostro ambiente.
Per far conoscere le proprie attività di ricerca e sensibilizzare la cittadinanza sui drammatici effetti del cambiamento climatico, il Museo di Geografia dal 2019 ha lanciato l’iniziativa ‘Misuriamo assieme il ghiacciaio della Marmolada‘, una campagna glaciologica partecipata realizzata in collaborazione con il Comitato glaciologico italiano, Arpav e Legambiente, giunta quest’anno alla terza edizione.
Fonte. Adnkronos