di Rosanna Pasti
In merito al piano nazionale di ripresa e resilienza ecco le principali attività nei settori delle politiche giovanili e del servizio civile universale che si intende proseguire e sviluppare, anche in raccordo con i contenuti del PNRR.
Un primo progetto (650 milioni di euro) e’ volto a potenziare il Servizio Civile Universale attraverso un incremento del numero di giovani partecipanti – fino a 80 mila volontari che possono accedere a tale opportunità.
Un secondo progetto riguarda il Servizio Civile Digitale (circa 35 milioni di euro), elaborato in collaborazione con il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, risponde all’obiettivo di sostenere la transizione digitale ed è funzionale a incentivare la creazione di posti di lavoro nel periodo successivo alla crisi da Covid-19.
Un terzo progetto e’ relativo alle Case Digitali (175 milioni di euro), sempre elaborato in collaborazione con il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, e’ finalizzato alla creazione su tutto il territorio nazionale di (70) luoghi per l’innovazione, la cultura digitale e per rafforzare le competenze digitali per i cittadini, con utilità specifiche destinate e dedicate ai giovani. L’idea e’ quella di recuperare e riqualificare immobili dismessi o messi a disposizione dall’Agenzia del Demanio oppure dall’Agenzia per i beni confiscati cosi’ da valorizzare l’esistente anche in una ottica più ampia di sostenibilità ambientale e sociale.
L’intervento e’ volto prioritariamente a promuovere processi di formazione, riqualificazione e miglioramento delle competenze in ambito digitale e tecnologico, nonchè a sviluppare le competenze trasversali in un ambiente agile e finalizzato a promuovere l’ingresso nel mondo del lavoro post pandemia, sviluppando delle vere e proprie academy che possano vedere pubblico e privato interagire e complementarsi alla luce delle esigenze dei mercati e del Paese reale.
È importante sviluppare e allargare i campi progettuali finora illustrati, guardando anche all’esigenza di raccontare adeguatamente il PNRR. Perche’ il PNRR va raccontato soprattutto ai giovani e deve essere ben compreso. Nel Piano si afferma infatti che l’investimento strategico in tutta la catena del valore della cultura e del turismo è essenziale per diffondere lo sviluppo sostenibile a livello territoriale, per realizzare l’inclusione sociale dei giovani attraverso le industrie culturali e creative e l’attività sportiva e per accompagnare il risanamento delle aree urbane e la ripresa delle aree interne.
Fonte: Dire