di Lucia Zitti
Ogni anno vengono spesi i circa 3 miliardi per il funzionamento delle carceri per adulti e i 280 milioni per il sistema di giustizia minorile e alle misure alternative alla detenzione. Dei 3 miliardi che sono stati destinati al carcere per il 2021, il 68% è impiegato per la polizia penitenziaria, la figura professionale numericamente più presente con oltre 32.500 agenti. Il divario con l’organico previsto dalla legge (37.181 unità) si attesta a circa 12,5%. E’ quanto sottolinea Antigone presentando il rapporto di metà anno sulle condizioni di detenzione.
Secondo i dati raccolti durante le visite dell’osservatorio di Antigone fra 2020 e 2021, il numero di detenuti per agente è di 1,6. Diversa la situazione dei funzionari giuridico-pedagogici che, con un organico previsto di 896, sono ad oggi poco più di 730 (-18,4%). Il rapporto medio rilevato dall’Osservatorio di Antigone è di 90 detenuti per ogni educatore, ma in 24 istituti sui 73 visitati fra il 2020 e 2021 questo numero sale a ben oltre 100. Infine, anche nel caso dei direttori, l’Osservatorio di Antigone riporta che nel 35,1% dei 73 istituti visitati non vi sia un direttore incaricato solo in quell’istituto. La speranza è che i recenti concorsi di assunzione aiutino a colmare questi divari, ma sarebbe necessario aumentare gli organici di funzionari giuridico-pedagogici perché possano svolgere le loro funzioni in maniera efficace in tutti gli istituti.
Antigone inoltre evidenzia che ad oggi, tutte le regioni hanno un proprio Garante dei diritti delle persone private della libertà ad eccezione della Sardegna, della Liguria e della Basilicata. In tutte e tre le regioni la legge istitutiva è stata approvata ma si è ancora in attesa di nomina. Altro territorio ancora in attesa di un Garante è la provincia autonoma di Bolzano, dove ancora non vi è una legge istitutiva ed è presente solo un Garante con competenza per il comune di Bolzano.
Fonte: Adnkronos