Accordo tra Regione Lombardia e Polimi da 1,7 milioni

Accordo tra Regione Lombardia e Polimi da 1,7 milioni

di Renata Narcisi

Una rete di comunicazione veloce e criptata a Milano, grazie alla tecnologia quantistica, e materiali avanzati e sostenibili per il biomedicale e la manifattura.

Questi i due obiettivi di innovazione che hanno portato alla sottoscrizione di un Accordo specifico tra Regione Lombardia e Politecnico di Milano, nell’ambito degli interventi per la ripresa economica del ‘Piano Lombardia’, approvati oggi in giunta regionale su proposta dell’assessore all’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione, Fabrizio Sala.

Per accrescere la competitività del sistema regionale, la Regione Lombardia ha scelto di puntare sullo sviluppo di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico grazie a nuovi Accordi di collaborazione con gli atenei, attraverso cui ha stanziato complessivamente 13,5 milioni di euro per le 8 Università pubbliche lombarde. A ciascuna di queste sono destinate risorse parti a 1.687.500 euro, a copertura massima del 50% del costo degli interventi. Nell’ambito dell’Accordo di collaborazione con il Politecnico di Milano, il contributo risulta pari al 40,53% del costo complessivo previsto di 4.163.400 euro.

La prima iniziativa punta a realizzare una rete di comunicazione quantistica, che si sviluppa nell’ambito urbano milanese per un diametro massimo di 25 km e che utilizza le fibre ottiche di telecomunicazioni standard già installate nel territorio: un’infrastruttura sicura e veloce per la trasmissione e la condivisione di dati.

La seconda iniziativa punta a potenziare le infrastrutture di ricerca per la progettazione e caratterizzazione di materiali avanzati e sostenibili, a servizio di due grandi sfide per la manifattura avanzata: lo sviluppo di nuove soluzioni per la fabbricazione additiva (stampa 3D) in ambito biomedicale e lo sviluppo di soluzioni innovative per l’energy storage a supporto della Transizione Energetica.

La Lombardia si fonda sul manifatturiero e la collaborazione con le Università diventa fondamentale per la trasformazione digitale delle imprese che guardano al futuro.

Fonte AGI